Il Madagascar, staccatosi dal continente africano più di 160 milioni di anni fa nell’era del Giurassico Superiore, si è evoluto come un continente a sé: l’isolamento ha favorito sia la sopravvivenza di specie primitive sia lo sviluppo di nuove ed uniche specie. La protezione della straordinaria varietà di flora e fauna del Madagascar rappresenta uno degli obbiettivi primari del WWF per la conservazione del pianeta.
Ad ogni regione climatica corrisponde un diverso tipo di vegetazione: le regioni a ridosso della costa orientale, e alcune zone degli altopiani centrali sono ricoperte da una foresta pluviale che si distingue a sua volta tra foresta di montagna a partire dagli 800 mt slm e da foresta di bassa quota. Sono l’habitat naturale di numerose specie di alberi a grande e piccolo fusto, fiori e piante medicinali.
Le regioni a ridosso delle coste sud-occidentali dell’isola sono caratterizzate da un clima secco, da foreste decidue e foreste spinose. Troviamo diverse specie di baobab (sei delle otto specie esistenti si trovano solo in Madagascar) dalle bizzarre forme, le piante grasse e i Pachypodium (zampe d’elefante), che sebbene sembrino dei baobab “bonsai” non hanno con essi alcun genere di parentela.
Un bel libro con disegni della flora e fauna del Madagascar è Carnet di viaggio, di Stefano Faravelli.
In Madagascar si contano circa 12.000 specie di piante native nell’isola di cui circa 80% è endemico, tra queste numerose piante medicinali usate ancora oggi per curare diverse malattie, circa 700 specie di orchidee, 110 varietā di palme, 6 delle 8 specie di baobab esistenti al mondo sono endemiche del Madagascar che vanta anche il primato mondiale per la produzione di vaniglia e del ylang ylang dal cui fiore si produce una essenza molto profumata ampiamente usata nella produzione mondiale dei profumi.
La Fauna del Madagascar è caratterizzata da specie endemiche di cui la più conosciuta è il lemure. I lemuri sono delle proscimmie, un sottordine dei primati; ve ne sono 35 specie diverse e sono facilmente osservabili nei parchi naturali. Il lemure catta, ad esempio, distinguibile per la sua lunga coda a strisce bianche e nere, è il più sociale tra i lemuri. Vive in gruppi di 12-25 individui in cui l’elemento dominante è sempre una femmina che normalmente si trova davanti al gruppo.
Nel Parco del Perinet si può incontrare il lemure Indri, il cui muso ricorda quello di un orsacchiotto; questa specie è ben nota per il grido mattutino che si ode a chilometri di distanza.
In alcuni Parchi si vede facilmente il Sifaka de Verraux di colore chiaro con il muso a maschera nera si riconosce perché si muove sul terreno saltando in modo trasversale. Esistono inoltre alcune specie di lemuri notturni.
Oltre ai lemuri altri mammiferi sono il tenrec, la mangusta, il fosa (una specie di zibetto) e le balene, che si possono avvistare tra luglio e settembre al largo delle coste. In Madagascar vi sono due terzi delle specie esistenti di camaleonti nel mondo, numerosi gechi e tartarughe. Nei fiumi vivono i coccodrilli, venerati e temuti dalla popolazione locale.
Vi sono poi nell’isola 60 specie di serpenti, quasi tutti innocui per l’uomo. I mari che circondano il Madagascar offrono fondali unici al mondo per quantità e varietà di pesci, di coralli e di piante marine.
Tra i nostri programmi di viaggio quelli in cui si può ammirare la varietà maggiore della flora e della fauna in Madagascar sono l’itinerario Panorami della RN7 e Est.