I Parchi e le Riserve Naturali sono sicuramente tra le maggiori attrattive turistiche del Madagascar; ad oggi solo il 3% del territorio è protetto con la creazione di 43 tra Parchi Nazionali, Riserve Speciali e Riserve Integrali. Per maggiori informazioni consigliamo di visitare il sito web ufficiale dell’ANGAP (Association National pour la Gestion des Aires Protègèes) www.parcs-madagascar.com
Per visitare i parchi e le riserve occorre acquistare un permesso dagli uffici dell’ANGAP che si trovano in prossimità dell’ingresso. Il permesso per una giornata in un Parco costa 55.000 MGA a persona per gli adulti e 25.000 MGA per i bambini. Le Riserve private applicano altre tariffe. I percorsi all’interno dei Parchi e delle Riserve Naturali in Madagascar sono sempre rigorosamente a piedi, i tracciati di varia lunghezza e difficoltà sono adatti a tutti.
È quasi sempre obbligatorio ingaggiare una guida: le tariffe variano a seconda degli itinerari e sono esposte all’interno degli uffici ANGAP. Ad esempio, un percorso di due ore nel parco di Ranomafana vi verrà a costare circa 30.000 Ariary. Le guide sono molto discrete e disponibili e, oltre a condurvi per i sentieri (non sono segnati) vi aiuteranno ad avvistare gli animali, a riconoscere fiori e alberi.
Partendo dal Parco più vicino alla Capitale vi indichiamo alcune tra le Parchi Nazionali e le Aree Protette più interessanti.
Questa area protetta è situata a circa 145 km ad est di Antananarivo. Occupa una superfice di 12.180 ettari.
È un’area collinosa, coperta da una densa foresta di tipo pluviale ad un’altitudine compresa tra i 930 e i 1.240 mt slm dove trovano habitat ideale numerose specie di piante, fiori e animali endemici del Madagascar. Trovandosi a poca distanza dalla Capitale, si può visitare l’area con un’escursione di 2/3 giorni anche nella stagione delle piogge.
Le principali attrattive del Parco sono la vegetazione lussureggiante con grandi alberi, liane, piante medicinali e orchidee; il Lac Vert, il Lac Rouge coperto di ninfee, 11 specie di lemuri tra cui l’Indri, il più grande tra i lemuri e l’Aye Aye attivi per buona parte della giornata, che passano il tempo in cima agli alberi per mangiare e godersi il sole; varie specie di camaleonti tra cui il Calumma Parsoni che è l’esemplare più grande del Madagascar, rettili come il boa e anfibi. Nel Parco si trovano anche un centinaio di specie di uccelli.
Nel Parco sono stati allestiti diversi percorsi di visita della durata di 2, 4 e 6 ore, più un percorso notturno non sempre disponibile. Non lontano dall’ingresso si trovano alcuni hotel dove pernottare.
Il Parco Nazionale di Ranomafana, tra i parchi e riserve naturali del Madagascar più visitati, è situato a circa 60 km a nord-est di Fianarantsoa e si estende su una superficie di 41.000 ettari di colline coperte da foresta pluviale ad una altitudine compresa tra 800 e 1200 mt.
Nel parco vivono 29 specie di mammiferi tra cui 12 di lemuri (lemure coronato, apalemure, microcebo, etc etc..) un centinaio di specie di uccelli, rettili e farfalle. La flora è altrettanto interessante con le sue varietà di felci, palme, orchidee, piante medicinali e carnivore e macchie di bambù giganti.
Nel Parco sono previsti diversi tipi di circuiti con percorsi di 2/4/6 ore. Dopo il tramonto a volte è possibile partecipare anche ad una escursione notturna fuori dal Parco che vi consentirà di avvistare i lemuri notturni e i camaleonti che con il buio sono più facili da localizzare.
Il periodo migliore per visitare il parco e tra aprile e ottobre; negli altri mesi fango e pioggia ostacolano notevolmente la visita. È possibile pernottare in alcuni semplici hotel con bungalow che sono sulla strada che porta al villaggio. Nei mesi di Giugno, Luglio, Agosto le notti possono essere molto fredde (8/10 C°).
Nel 1992 una associazione patrocinata dal WWF ha coinvolto la popolazione locale a partecipare ad un progetto di protezione della foresta di Anja. Oggi la visita di questa foresta è inserita in tutti gli itinerari turistici che seguono il percorso lungo la Route National 7 da Antananarivo a Tulear.
I proventi dei biglietti di ingresso alimentano l’economia locale e i turisti hanno l’opportunità di visitare questa piccola e deliziosa foresta dove si concentrano numerose specie di flora e fauna del Madagascar come ad esempio diverse specie di orchidee, grandi alberi di ficus, numerose famiglie di lemuri catta, diverse specie di uccelli, i camaleonti e il boa del Madagascar.
Il percorso si addentra attraverso ad una foresta a galleria ai piedi del massiccio d’Iandrambaky e consente di incontrare molto frequentemente i lemuri che abituati alla presenza umana si avvicinano in cerca di qualche boccone goloso.
Il Parco Nazinale di Andringitra si trova nella regione degli Altopiani a circa 100 km a sud della città di Fianarantsoa, si estende su una superfice di 31.600 ettari. Il Parco sorge ai piedi del grande massiccio del Picco Boby (2.658 mt/slm), è accessibile solo a chi fa trekking, è caratterizzato da affascinanti rocce di origine granitica.
Numerosi gli itinerari di trekking di 3/4 giorni che si possono affrontare compresa l’ascensione in cima al Pic Boby. Partendo da un’altitudine di 700 mt, la vegetazione è costituita da tratti di foresta primaria di tipo pluviale e cambia man mano che si sale con l’altitudine. È necessario organizzare il trekking con guide specializzate e portatori, pernottamenti in tenda e pasti cucinati al campo.
Il Parco Nazionale dell’Isalo, tra i parchi e riserve naturali del Madagascar più noti, è situato a 226 Km a sud-ovest di Fianarantsoa e si estende su una superficie di 81.540 ettari di territorio caratterizzato da praterie, massicci di arenaria scolpiti dal vento e dall’acqua che creano un paesaggio di suggestiva bellezza. All’interno del parco vivono 55 specie di uccelli, 3 specie di lemuri (Catta, il lemure dalla testa nera e il Sifaka di Verreaux). Nelle zone più aride fiorisce tra settembre e ottobre il Pachipodium.
L’attrattiva maggiore del parco è sicuramente costituita dalle formazioni rocciose, dai canyon e dalle piscine naturali, ideali per un bagno ristoratore. La vegetazione boschiva si concentra nella parte bassa dei canyon dove c’è presenza di acqua, l’albero Uapaca Bojeri endemico di questa area è resistente al fuoco; sulle rocce crescono altre piante endemiche come il pachypodium e le zampe di elefante (Aloe isaloenis).
Nel Parco sono previsti diversi tipi di percorsi da cui si accede da differenti aree. Tra i percorsi possibili segnaliamo quello che porta alla piscina naturale (circa 2 ore di cammino) da dove si può proseguire per le cascate, la visita ai Canyon des Singes e al Canyon des Rats (15 km in auto e 1 a piedi) e il lungo itinerario che porta dal Canyon des Singes attarverso panorami stupendi alla piscina naturale (5/6 ore di cammino).
Altra curiosità è la finestra dell’Isalo, da vedere se possibile al tramonto, che si trova a qualche km dal villaggio di Ranohira. Tra il Parco e il villaggio di Ranohira lungo la strada si trovano diversi hotel dai più semplici al bellissimo Le Jardin de Roy.
La Riserva Privata di Reniala (Reniala in malgascio significa baobab) è una piccola area in prossimità di Ifaty sulla costa sud occidentale del Madagascar dove fare un percorso didattico di un paio di ore con le guide locali per conoscere le diverse piante di cui diverse sono endemiche appartenenti alla foresta spinosa, tipica di questa regione.
Lungo il sentiero botanico della riserva si incontrano alcuni dei più antichi e spettacolari baobab del Madagascar, tra cui un baobab gigante del diametro di 12,5 m. Nel santuario degli uccelli al mattino presto è possibile avvistare alcuni uccelli rari tra cui il cua capirosso il blue vanga.
Si può pernottare nella vicina Ifaty, località adatta al relax, al diving e allo snorkeling sulla barriera colallina.
La riserva naturale di Nahampoana si trova a 7 km da Fort Dauphin. In un’area di 50 ettari; gli amici della natura potranno scoprire la flora e la fauna tipiche del Madagascar: varie specie di lemuri (lemuri Catta, lemure fulvo, sikaka di Verraux, apalemure grigio del bambù), tartarughe radiate, camaleonti, coccodrilli, varie specie di uccelli.
Sono presenti varie specie di didieracee (didierea madascariensis, euphorbia), di palme (tra cui l’endemica néodypsis decary e la ravinala), giovani baobab e pachypodium. La Riserva è molto curata e a nostro avviso merita una visita pernottandovi magari all’interno in semplici boungalow rimanendo così a contatto con la natura e svegliandosi con il rumore della foresta o nella vicina città di Fort Dauphin.
Il Parco di Andohahela si trova a sud ovest della città di Fort Dauphin a circa 3 ore di auto percorrendo una strada in parte asfaltata e in parte sterrata; ricopre una area di circa 76.000 ettari e protegge un territorio molto interessante per biodiversità e differenze climatiche.
È diviso essenzialmente in 3 aeree: nella parte orientale tra le cime delle colline si trova la foresta pluviale che risente delle correnti umide provenienti dall’Oceano Indiano; nella parte centrale (Tsimelahy) a valle delle colline le correnti di aria secca provenienti da sud ovest bloccano le perturbazioni; la foresta di Tsimelahy è conosciuta come la foresta di transizione molte delle piante presenti in questa area sono endemiche o tipiche delle regioni aride del Madagascar come le didieracea, il pachypodes, la palma Ravinala, la palma triedra, la vaniglia selvatica.
Questa area è ricca di acqua che scende dalle colline formando un fiume e a valle di una cascata le piscine naturali; il paesaggio di contorno è molto bello punteggiato da lussureggianti picchi montuosi e da rocce dal colore rosso. Infine la parte più arida del Parco è denominata Mangatsiaka e protegge le piante tipiche della foresta spinosa.
Normalmente nel parco si prevede un itinerario a piedi che attraversa parte dell’area Tsimelahy e parte di quella di Mangatsiaka e che permette di osservare il passaggio tra la foresta di transizione alla foresta secca. Non mancano le possibilità di incontrare i lemuri e di fare un bel bagno rinfrescante nelle piscine naturali che caratterizzano una zona del Parco.
È possibile organizzare un’escursione di una intera giornata con partenza di mattina presto da Fort Dauphin e rientro nel tardo pomeriggio.
Il massiccio di Ankarana sorge a circa 100 Km a sud-ovest di Diego Suarez in una regione selvaggia di 18.200 ettari caratterizzata da pinnacoli calcarei di origine carsica (tsingy), Petit Tsingy (visitabile dall’ingresso est) e Grand Tsingy (ingresso ovest), da una grande foresta decidua a labirinto e piante appartenenti alla famiglia delle Euforbie e Pachypodium, da una rete sotterranea di grotte e fiumi. All’interno del parco vivono sei specie di lemuri, diversi tipi di mammiferi, tra cui la mangusta dalla coda cerchiata, 83 specie di uccelli, gechi, camaleonti e coccodrilli.
Attrattive del parco sono il paesaggio degli aguzzi pinnacoli e le grotte da esplorare con una guida: la più famosa è quella di Andrafiabe, lunga 11 km e attraversata da più di 100 km di cunicoli e passaggi. L’accesso più comodo e più frequentato dai turisti è quello orientale vicino alla strada per Ambanja, da qui con un percorso di un paio di ore si visitano i Petit Tsingy e una grotta.
Avendo più tempo a disposizione suggeriamo di pernottare nell’area e il giorno successivo proseguire la visita della parte occidentale del Parco che è molto suggestiva, offre diversi percorsi di trekking e meno frequentemente inserita negli itinerari turistici a causa del più difficile accesso rispetto all’ingresso orientale vicino alla strada.
Gli Tsingy Rouge si trovano a metà strada tra Diego Suarez e il Parco de l’Ankarana, a 50 km circa da Diego Suarez. Lasciando la strada principale e percorrendo una pista accidentata per circa 40 minuti si arriverà in prossimità degli Tsingy Rouge.
La curiosa formazione è stata scoperta solo a metà del XX secolo, rivelata da una frana. Essendo costituiti da arenaria vengono corrosi dalle piogge e dal vento, ma nuovi tsingy appaiono dall’erosione nella gola sempre dovuta agli agenti atmosferici.
Il colore rossastro di questi pinnacoli, dovuto alla laterite, il paesaggio circostante e le varie sfumature di colore del terreno su cui si ergono gli tsingy sono un vero colpo d’occhio! Da non perdere, le fotografie scattate in quest’area sono di sicuro effetto.
Il Parco Nazionale de la Montagne D’Ambre si trova nel nord del Madagascar, a circa 27 km a sud della città di Diego Suarez; si estende su una superficie di 18.200 ettari ad un’altitudine compresa tra gli 850 e 1474 mt slm, di origine vulcanica. Creato nel 1958 è uno dei primi Parchi Nazionali del Madagascar.
Gode di un clima tropicale, molto piovoso che favorisce lo sviluppo di foresta di tipo pluviale dove vivono 7 specie di lemuri, ben 75 specie di uccelli, 49 specie di rettili, 36 specie di farfalle.
Nel Parco si trovano vari laghi di origine vulcanica e delle belle cascate. Lo si può esplorare con facili circuiti di un’ora (ad esempio il Ampijoroana che conduce alla cascata di cui porta il nome oppure con percorsi più impegnatividi varie ore.
Il Parco Nazionale di Masoala e la Riserva Speciale di Nosy Mangabe si trovano nella penisola di Masoala, accessibile dalla città di Maroantsetra.
Il Parco di Masoala si estende su una superficie di 400.000 ettari e protegge la foresta primaria più grande del Madagascar. Le correnti umide provenienti dall’Oceano Indiano provocano abbondanti piogge creando habitat ideale per le molteplici piante e fiori appartenenti alla foresta pluviale. Varie specie di lemuri, uccelli, rettili e anfibi vivono in questa area.
L’accesso al Parco è da Maroantsetra. Per visitare il Parco ci sono solo 2 modi: trekking di più giorni con pernottamenti in tenda o con escursioni in barca abbinati a trekking di mezza giornata. Nei pressi di Maroantsetra ci sono 2 lodge che fungono da campo base per le escursioni.
La Riserva Speciale di Nosy Mangabe si estende per tutta la grandezza dell’ omonima isola e protegge una foresta pluviale dove vivono diverse specie di lemuri, uccelli, rettili e anfibi.
Si trova a nord est della città di Morondava, si raggiunge con un viaggio di circa 8 ore di pista attraversando 2 fiumi a bordo di zattere. Difficile descrivere questo Parco sorprendente, unico nel suo genere e classificato dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”. Immaginate un grande massiccio di origine carsica che si estende da sud a nord per circa 100 km, scolpito dal fenomeno dell’erosione in modo davvero singolare, frastagliato con guglie (in malgascio tsingy) alte centinaia di metri, appuntite e affilate, tra esse profondi canyon.
Il clima in questa foresta di pietra è secco per molti mesi all’anno, ma grazie a fiumi sotterranei che hanno scavato grotte, la vita della flora endemica è possibile. I calcari si sono formati in epoca giurassica quando l’odierno Madagascar era per la maggior parte sommerso dall’oceano. Gli studiosi stimano che circa l’80% della flora e della fauna in questa area sia endemica e si adattati a sopravvivere in condizioni incredibili.
Nonostante l’accesso al Parco non sia facile e costringa il viaggiatore a deviare dagli itinerari tradizionali volando su Morondava e percorrendo sia all’andata che al ritorno una lunga pista in parte dissestata, il Parco degli Tsingy de Bemeraha merita certamente di essere visitato.
All’interno del Parco ci sono vari circuiti, quello più significativo è quello dei Grand Tsingy a cui è possibile abbinare una estensione nella immensa grotta di “Broadway”. Il percorso di circa 6 ore a piedi e circa 1 ora di trasferimento in auto consente di “arrampicarsi” tra le spettacolari cattedrali che costituiscono il massiccio e di avventurarsi in una grande grotta.
Alcuni passaggi presentano delle difficoltà ed è necessario essere allenati e abituati a camminare su percorsi impervi di montagna. Per sicurezza è obbligatorio l’uso di una imbragatura che vi permetterà di camminare in sicurezza nei punti più difficili, non dimenticate infatti che gli tsingy sono appuntiti e taglienti per cui cadere sopra a queste rocce comporta delle ferite che possono guastarvi il resto della vacanza. Nel Parco si possono fare anche circuiti più brevi e alla portata di tutti ma non avrete le stesse emozioni del circuito “Grand Tsingy”.